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Interviste

Intervista a Maria Caputo

“Raccolta di emozioni per emozionare, schizzi di luce, catturati e immortalati sul quaderno della
vita.
Non sono io che faccio la poesia è la poesia che fa me: mi rapisce, mi trascina, mi
trasforma, mi stupisce, mi sorride; e io sorrido alla vita, sembra che divento un’altra, ma questa sono io”, ci ha raccontato la poetessa Maria Caputo.

maria caputo

Benvenuta, Maria! Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere da ragazza nel diario tra i banchi di scuola.

Come nasce il tuo ultimo libro, “Tsunami”?

Il mio ultimo libro TSUNAMI nasce dalla voglia di comunicare emozioni. TSUNAMI è un’esplosione di emozioni.

tsunami

Riesci a descrivere cosa provi durante la fase creativa?

Quando scrivo è come creare un’opera d’arte, ci metto anima e cuore.

Da dove nasce la tua ispirazione?

La mia ispirazione nasce da tutto quello che mi circonda, tra cui la natura ha un ruolo predominante; poi dalle emozioni, dalle sensazioni personali nei problemi del vivere quotidiano.

Quando scrivo penso che voglio arrivare a tutti, emozionare, dare un messaggio
di speranza, essere diretta, senza usare paroloni, tutto come mi viene spontaneo. Non uso rimario.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto scrivendo altre opere, scrivo anche testi di canzoni e in futuro vorrei
affermarmi in questo campo.

Scegli una citazione che ti rappresenti.

La mia citazione che mi rappresenta è: Vivi e lascia vivere, in un presente ch’è già futuro, in un futuro che non fu mai presente, ma solamente passato…

Scrivo sempre con ispirazione, lascio fogli sparsi ovunque.
La poesia mi sbizzarrisce la mano, disegno linee, le sfumature, riempio gli spazi vuoti,
poi gli dò colore.
A poco a poco dipingo un quadro e le parole la mia tela.

Grazie, Maria!

Sito dell’Autrice

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