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Scrittori emergenti

Intervista a Pierluigi Cuccitto

Oggi abbiamo intervistato lo scrittore Pierluigi Cuccitto, autore del libro “Il ragazzo in ritardo”.

Pierluigi Cuccitto

Benvenuto Pierluigi, parlaci brevemente della tua vita: di cosa ti occupi? Cosa sogni? Dove vivi?

Vivo a Pesaro, e oltre a scrivere, ho lavorato con alterne fortuna con biblioteche e scuole per progetti particolari, come la catalogazione libraria o un Corso di Storia della Mafia. Il mio sogno è quello di poter dare al fantasy nuovi percorsi e nuove strade, oltre le solite fin troppo battute!

Se ripensi a quando hai cominciato a scrivere, cosa ti viene in mente?

Penso al fatto che non riflettevo molto sullo scrivere, buttavo giù quello che avevo in cuore. Adesso questo aspetto è ancora ben presente, ma mescolato con la consapevolezza che la scrittura è un lavoro di lima continuo e quotidiano.

Quanti libri hai pubblicato?

Due libri, fantasy: Lo specchio è oltre, nel 2013, con Sigismundus Editrice, e Il ragazzo in ritardo, co Tabula Fati, nel 2017.

il ragazzo in ritardo

Di cosa trattano i tuoi libri?

Per ora di ragazzi e giovani che vanno alla scoperta del mondo e di sé stessi, all’interno di mondi, contemporanei e non, che cerco di dipingere in modo plausibile e coerente. Inoltre il mio sguardo si interroga molto su tutto quello che sta accadendo nel mondo ora o che è accaduto in passato, e quindi tento di indagare il senso del mondo attraverso il fantasy, che oggi è veramente il genere che secondo me potrebbe dire qualcosa sul mondo pur standosene apparentemente fuori. Tolkien insegna, per questo!

Ci racconti da dove nasce la tua ispirazione?

L’ispirazione a volte nasce da quello che leggi e dal tentativo di dire qualcosa sul mondo; ma nel caso del Ragazzo in ritardo, per esempio, l’ispirazione è sorta dal mio bisogno di spiegare anche a me stesso la difficoltà di vivere l’adolescenza come DSA, la disprassia nel mio caso, “cugina” della dislessia.

Scegli una citazione che rappresenti te.

“Non sono quello che vedi, ma quello che senti”.

Scegli una citazione che rappresenti il tuo rapporto con la scrittura.

Mi piace molto una frase di Franz Kafka, che faccio mia: “Un libro è l’ascia che rompe il mare ghiacciato che è dentro di noi”: ogni libro che scrivo rompe i vari oceani che hanno bisogno di uscire, e che magari può rompere anche quello degli altri. Io sono per una scrittura decisamente altruista!

Prossimamente, su scritto.io, un approfondimento su “Il ragazzo in ritardo”, da non perdere.

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