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Narrativa

“E le stelle brillano ancora” di Mattia Cattaneo – Incipit

La rugiada si era appena posata sul manto d’erba rendendola fresca al mio tatto. Accarezzare il verde lasciando che le mie mani formassero un tutt’uno con la natura era una sensazione che mi affascinava sempre ed equilibrava la mia interiorità.

Il treno per Schwerin sarebbe arrivato tra un’ora e mezza e io ancora ero lì, ancorata ad un disegno naturale divino che mi portava indietro con la mente, in quei ricordi che i cassetti della vita custodiscono gelosamente dentro di te.

«Elsa! Dove sei finita?» risuonò nella mente per un solo istante. La voce di mia madre era un eco che si formava spesso dentro di me, quando da bambina mi nascondevo sotto il tavolo in legno di rovere della cucina di mia nonna. Dovevo rendermi conto che non l’avrei mai dimenticata, nonostante la sua vita fosse stata costellata da errori madornali. Ancora oggi non volevo credere che mi avesse abbandonata.

L’arrivo nella trafficata stazione di Stoccarda fu denso di eventi: un bagaglio perso, un doppio controllo alla biglietteria, due bottoni di madreperla, costati una cifra considerevole, persi nel vagone. Tutto questo mi fece pensare che non avrei dovuto prendere mai più il treno, anche se questa volta era per una ragione ben motivata ovvero andare da mia nonna, Hildegard, a pochi passi da Schwerin nel Mencleburgo, una regione della Germania o meglio un Land chiamata anche “la città dei laghi e delle foreste”. Ero sicura che nonna mi avrebbe aspettato a braccia aperte. Approfittai del periodo di ferie concessomi dal datore di lavoro, un rude e burbero avvocato a capo di uno degli studi legali più avviati di Berlino, per la quale lavoravo da circa due anni dopo una laurea in giurisprudenza. Essere avvocato mi aveva permesso di conoscere molte persone, tra le quali anche il mio ex marito, Andreas, un uomo dedito solo al lavoro e alla carriera che era rimasto colpito, a suo dire, dai miei occhi verdi come manto collinare che primeggia in primavera e dal mio carattere deciso ma dolce allo stesso tempo. Ah, se solo potessi tornare indietro.

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