“Ritrovarsi, forse” è un romanzo sulla fragilità dell’amore. L’ennesimo? Si dirà. Ebbene sì, non c’è nulla di più universale che amare, ma raccontarlo in modo moderno è la sfida che mi sono proposto scrivendo “Ritrovarsi, forse”, ha raccontato Jacopo Gallo Curcio
In realtà, il romanzo tocca anche altre tematiche, come la paura della malattia, la sofferenza dell’abbandono e l’insicurezza per la scoperta della propria identità sessuale. Questioni, quest’ultime, che caratterizzano i tre protagonisti, rispettivamente Lorenzo, Clarissa e Francesco.
I tre trentenni, infatti, iniziano il viaggio affrontando singolarmente il loro problema da Milano, New York e Lipari, per poi trovarsi casualmente a Roma. Nel viaggio conosceranno altri personaggi secondari, non meno rilevanti per la trama intrecciata che ne consegue. Nasceranno amori, ma saranno tormentati perché, ancora nel mezzo del cammino interiore che hanno intrapreso, non sono in grado di legarsi sentimentalmente.
Mediante una serie di colpi di scena, la cui tecnica è ispirata alle serie americane di oggi, il romanzo si dipana fino alla sua conclusione. I personaggi crescono e, sebbene all’inizio non ancora in grado di amare, arriveranno a sentirsi pronti per farlo. Da qui la necessità di riaffrontare i loro amati, che nel frattempo li hanno lasciati.
Così, nei tre dialoghi finali, a differenza di quelli che danno inizio a ogni “parte” in cui è suddiviso il romanzo e che si riferiscono a individui ignoti al testo al fine di testimoniare l’universalità del viaggio, i tre protagonisti avranno, forse, la possibilità di ritrovarsi (da qui il titolo del romanzo) sia in senso interiore, sia in senso relazionale.
Come si racconta l’Autore:
“Sono nato a Roma, avvocato, docente di diritto, oggi direttore di un ente pubblico.
Il mio lato artistico ha intrapreso un percorso tortuoso. Forse ostacolato dalla scelta iniziale di studiare giurisprudenza, è esploso nel 2003 diplomandomi come attore presso una scuola professionale di teatro (Teatro Azione di Roma). In seguito, ho recitato in vari spettacoli teatrali, sia classici, sia moderni. Poi sono passato alla telecamera e, quindi, ho recitato in vari cortometraggi, lungometraggi e spot pubblicitari. Ho partecipato anche all’ideazione e alla realizzazione di alcuni spettacoli musicali e teatrali rappresentati all’Auditorium Parco della musica di Roma. Successivamente, mi sono diplomato in giornalismo e scrittura creativa presso la London School of Journalism.
Ho sempre avuto la passione per la scrittura, ma non mi ero mai cimentato nell’ambizioso progetto di scrivere un romanzo. Poi a causa della fine di una storia d’amore importante, ho sentito l’urgenza di scriverne. L’esperienza teatrale ha avuto una grande influenza nella mia vita, non solo artistica, e ritengo che traspaia in questo lavoro. Non ho scritto solo per me, ma l’ho fatto per un pubblico!
Oltre al mio primo romanzo, ho al mio attivo brevi racconti e vari articoli (pubblicati su riviste) reperibili dal mio blog (www.stellacorsara.wordpress.com)”.