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Narrativa

“Portami alla vita” di Valerio Novara

Videochiamata Skype in arrivo.

«Ci sei? Stai guardando la tv?»

«Macché, sto lavorando da ore al pc, devo consegnare il progetto per una nuova app entro domani ma sono ancora in alto mare»

«Cavolo, entra su Facebook, almeno così ti racconto»

«Ma perché, che cazzo succede, Angela?»

«Mark Zuckerberg sta tenendo una conferenza stampa… e vicino a lui c’è Stephen Hawking! Capito, sì? Stephen Hawking, il fisico!»

«Sì, certo, lo so chi è, quello della Teoria del Tutto, giusto?»

«Esatto, un genio! Pensa che stanno preparando una missione interstellare per scoprire cosa c’è su Alfa Centauri»

«E chi è Alfa Centauri? Sembra un personaggio dei Cavalieri dello Zodiaco…»

«Idiota, è la Stella più vicina al nostro Sole! Ma ci pensi? Zuckerberg ed Hawking insieme per progettare il viaggio più fico che l’umanità abbia mai immaginato!»

«Sì, e magari vorresti partecipare…»

«Ma dai, Liam, almeno fatti sentire un po’ entusiasta, è la notizia dell’anno, anzi, del secolo! Ci butto subito giù un articolo per il mio blog»

«Ecco brava, così io intanto torno a concludere ‘sta cazzo di app per fare i selfie in automatico»

«Genio della fotocamera! Della serie, le grandi invenzioni di Liam per salvare il mondo»

«Dai, a quest’ora potevo starmene in California a sviluppare una qualche startup cazzuta, invece sono bloccato qui a Londra in cerca di un modo per installare il riconoscimento facciale nella fotocamera posteriore di uno smartphone. Questa cosa mi sta facendo diventare matto…»

«Magari ti servirà quando andrai in California, ti butteranno fuori dalla Silicon Valley e te ne starai su una spiaggia di Malibù a sorseggiare drink e farti i selfie da solo!»

«Fanculo, io me ne vado da ‘sto pianeta qui. Ora chiamo Zuckerberg e gli chiedo di portarmi con sé su Alfa Centauri»

«Ma che hai capito, scemotto, mica ci mandano gli esseri umani su quel Sistema Solare lì! Ci andranno delle sonde, come al solito. Solo che stavolta le spareranno nello spazio con i raggi laser, roba da Star Wars insomma…»

«Odio Zuckerberg… e odio ancora di più Facebook, lo sai…»

«Dai, non fare lo scontroso come al solito… ormai le notizie passano da lì, ti conviene darci un’occhiata, magari trovi l’ispirazione per la tua app…»

«Va bene, dai, allora semmai ci sentiamo in chat più tardi, voglio proprio sentire cos’ha da dire Mr. Facebook dopo tutti i soldi che ha fatto alle spalle nostre»

«Ma ci pensi? Sapremo finalmente se c’è una qualche altra vita intelligente nell’universo!»

«Perché, la prima quale sarebbe?»

«Ho capito, sei un caso disperato: tieniti i tuoi selfie, genio della fotografia, io preferisco pensare che non siamo soli in questo mare di merda»

«Giusto, un mare di merda. A proposito, qui c’è una puzza assurda nell’aria. Ieri un vicino di casa mi diceva che è da qualche giorno che in giro si sente questo odore nauseabondo come di marcio, hai fatto bene tu a rimanere in Italia quest’anno»

«Ti dirò, ora che ci penso, Liam, proprio ieri sera mentre tornavo dalla redazione mi è sembrato di sentire una puzza terribile per strada, ma credevo fossero le fogne di Roma. Questa città sta peggiorando di giorno in giorno, quando ho iniziato il tirocinio al giornale era un pieno di colori e odori nei quali era un piacere immergersi. Adesso è stato lasciato tutto molto allo sbando, non si può più andare in giro di notte da queste parti»

«Ho sentito che questo 2018 sarà anche l’anno più caldo della storia dell’umanità, Angela… Credi che questa cosa sia connessa al fatto che si sente odore di putrefatto in giro? Qui non piove da quasi sei mesi»

«Vabbè, ma che c’entra? Certo, il fatto che non piova, da voi in Inghilterra, è preoccupante, ma fidati che anche qui a Roma sta facendo un’afa assurda in questi ultimi giorni, pensa che ieri c’erano almeno 30 gradi. E siamo solo a metà marzo!»

«Questa storia non mi piace per niente. Quasi quasi mi metto a progettare un depuratore per l’aria, che di questi tempi sarebbe una “manna dal cielo” per tutti noi…»

«Io invece ho sentito che diverse persone starebbero morendo, in Cina, a causa dello smog di Pechino e Shanghai, alcune di loro avevano i polmoni completamente otturati, ci stavo scrivendo un articolo proprio ieri su questa cosa»

«Secondo me ci nascondono qualcosa, come ad esempio il fatto che ci stanno decimando per non sovrappopolare il pianeta»

«Dai, Liam, sei il solito complottista paranoico… magari è una fase lunare o la rotazione della Terra a causare lo scombussolamento del clima»

«Io dico che c’è sotto qualcosa, anche perché come mai secondo te avrebbero tirato fuori adesso questa storia del viaggio interstellare? E’ chiaro che vogliono cercare nuovi pianeti da colonizzare perché il nostro sta collassando»

«Vedi che se ti fermi a pensare arrivi al mio stesso ragionamento? Tutto si fa per una ragione»

«Certo, mi dirai che ci vorranno un bel po’ di soldi per avviare il tutto, soldi che a Mr. Facebook non mancano di certo»

«Sì, ma a parte quello, chissà quando avremo notizie certe dell’esistenza di nuovi mondi colonizzabili, da quanto ho capito ci vorranno almeno cinque anni per arrivare su Alfa Centauri. Poi mettici che dovremo costruire navicelle in grado di trasportare gli esseri umani e passerà un’altra decina d’anni. Saremo vecchi, amico mio, vecchi e malati di cancro. Se ci dice bene»

«Ora sei tu la pessimista, Angela, l’ultima cosa di cui ho bisogno è demoralizzarmi ancora di più, adesso come adesso voglio solo finire questo progetto e andarmene a letto, guardarmi una puntatina di Game of Thrones in streaming e poi subito a ninna»

«Ah, già, la serie tv che state tutti seguendo. Sesso e sangue, da quanto ho capito, mi sa che sono l’unica che ancora non ha trovato la sua fonte d’ispirazione in tv. Preferisco districarmi nella giungla del web e dire la mia su quanto sta succedendo. Ci sentiamo nei prossimi giorni, allora, fai il bravo e salutami Camden… quel quartiere lo adoro… non vedo l’ora di tornarci»

«Non ti perdi niente, gli inglesi sono sempre più strani. Freddi e scontrosi come pochi, mi sa che ti diverti più te con i romani, che spasso quel dialetto che usano: com’era che dicevano? Daje»

«Si, assolutamente, però anche i londinesi non sono così male, anche perché qui in centro di romani ce ne sono pochi, amico mio, ho avuto modo di parlare talmente tante lingue diverse, in questi ultimi giorni, che a volte non ricordo nemmeno l’italiano»

 

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