Avevo poggiato le spalle al muro
guardavo indifferentemente davanti
e in ogni lato che la luce grattava
sui buii. L’inverno portava via
le melodie che suonavi, neanche fossimo
in Siberia. Pensa che quando ti guardavo
ero bucaiolo e attraversavo
ogni forma di fantasia.
Tu devi essere matta
lasciarti addosso tutte quelle macerie.
Pensala come ti piace, ma pensala
che ti fa comodo scaraventare fuori
il sale che brucia sotto la pelle.