Skip to content
Poesia

NIENTE PIÙ

Era l’anno di un giorno luminoso, avevamo le scarpe a punta

il colore che ci piaceva era il vento. Un fiore nel cervello

conduceva la sua parallela esistenza, la sua camicia

era finalmente pulita. Avevamo deciso l’acquisto

di un navigatore programmato, cielo illuminato.

I conti li avevo saldati con un bel sorriso,

eri uno di quelli che al saluto ci vedono un addio.

Naturalmente faceva freddo, avevamo bisogno

di una colazione da seduti, un buon latte e tanta frutta rossa

per cominciare la giornata. La tosse si era fermata

al salire lento di vapori bianchi, pensavo al mio corpo

e scrivevo l’uguale sul fronte opposto dello scaffale.

Tu avevi lo sguardo di chi dimentica in fretta

saremmo tornati di nuovo sul punto di partire,

ma sarebbe stato un saluto prolungato, niente più.

 

Sergio Mascitti

Intervista a Davide Luciotto

Temp User

Treni e vapore di Valentina Venturino

acquaevento

Pubblica gratis la tua poesia

Temp User
[]
Verified by MonsterInsights