Quello dei primo di Luglio del ’17
fu un giorno intero
intero con la sua notte. Apparve due volte
almeno, scappavo dallo specchio
che eri tu. Capisco i giorni
che si credono tondi, per essere
in definitiva cechi e sordi,
della stessa vita che li ha fatti
con luce caduta addosso
al vento, fiori come semi
sulle proprie ginocchia.
Soffocarsi, baciando con la propria pelle
per farla esplodere
quando brilla con luce di farfalla.
Sergio Mascitti