L’aria tiepida soffia sui monti.
I vestiti rossastri di dolci tramonti.
Il colore delle foglie, occhi cangianti.
I giorni scorrono, uccelli migranti.
odore di vino sui lunghi tralicci.
Il pallore del lago riflesso sui crespi ricci.
La frescura della notte veste i pensieri.
Gli alberi hanno perso gli ardori.
Il frullio di nubi s’acqueta un istante.
Il giallore dei campi placa lo sguardo distante.
L’eco del tempo, mormorio acceso di stoppia.
Foglie solitarie invadono l’aria.
Sui rami spogli s’odono voci d’allegria.
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Alla ricerca dei testi perduti: Salvatore Quasimodo