Oggi, nella rubrica “Consigli per le letture”: La pacifista, il soldato e uranio Q.B., un racconto di Pino Cannoletta ispirato e dedicato a Franca Rame.
La caccia alla donna è l’attività preferita dai combattenti. Una sorta di caccia alla volpe: la stessa assenza di rischi ma con maggior appagamento. Si rastrellano vaste porzioni di territorio e là, dove la vita è impossibile, è facile trovare nascosti gli umani. Poche e semplici regole e non sono previste deroghe. Si dividono gli uomini dalle donne, si scelgono le più giovani e belle e si violentano davanti a tutti. Per evitare rischiose gelosie, ognuno può approfittare della preda che preferisce. Il gioco termina quando un proiettile raggiunge la testa di tutti quelli che non sono stati violentati. Poi, le donne vengono portate nei “campi dello stupro” dove vengono rinchiuse in uno squallido stanzone con le mani legate e fanno la conoscenza delle ore che mai hanno fine.
Vediamo in generale di cosa tratta:
Un giorno, durante uno spettacolo in una fabbrica occupata, rimane colpita dallo sguardo triste di un anziano operaio e cerca di capirne il motivo. L’uomo è padre di un soldato ammalatosi, durante la missioni in Bosnia, a causa dell’uranio impoverito. Quando Francesca incontra il soldato malato, riconosce il militare che l’aveva derisa e aggredita durante la manifestazione. Nonostante ciò, inizia, insieme all’uomo, una difficile e pericolosa battaglia.
L’AUTORE
Opere pubblicate: Il sonno della ragione, Spacciatori di stupidità, La forza dell’utopia, La storia attraverso le canzoni: da Napoleone ai giorni nostri, Poesie color rosso sangue, Nel porcile di Facebook, La pacifista, il soldato e uranio Q.B.