Jean Gauthier, giovane contadino piccardo, vive un’infanzia nella Francia prerivoluzionaria spesa in scorribande giovanili con il suo
fratello di latte e amico, Marc de Morsou. Ormai adolescente si innamora di una giovane nobildonna figlia del proprietario della
tenuta terriera accanto, bersaglio di molte delle marachelle dei due compari: Marie di Trois Couronnes.
Aiutato da Marc escogita un modo di incontrarla a dispetto delle differenze di rango, facendo sì che i due possano incontrarsi lontani
da occhi e orecchie in disaccordo. Dopo diversi anni di frequentazioni segrete i due vengono scoperti e dopo un duello con il fratello maggiore di lei, Sebastienne, in cui Jean esce vincitore, ma ferito, Jean viene allontanato alla scuola militare di Parigi per evitare le spiacevoli conseguenze della situazione ed avviarlo alla carriera in cavalleria.
Lì, un poco per distrarsi dal dolore della perdita dell’amata che non risponde alle sue lettere e molto di più per interesse, si unisce
ai moti del terzo stato. Difendendosi da un assalto a tradimento del fratello minore di Marie, Thierry, Marc lo uccide. Assieme a Jean
nascondono il corpo e si danno alla macchia. Attendendo che l’inchiesta passi.
Poco tempo dopo i due devono difendersi dall’assalto del primo dei fratelli Trois Couronnes, sfregiato nel primo duello, ma non morto, lasciando anch’egli esanime in un vicolo parigino dopo un duello non
voluto. Quando viene ordinato di sparare sulla folla inneggiante alla rivoluzione Jean e Marc disertano presentandosi a chi guida i moti popolari. Di lì a breve saranno tra gli assalitori della Bastiglia e tra coloro che accettarono la sua resa, inneggiati come eroi.
Sfruttando un fortunato incontro che porta notizie a Jean di dove si trovi Marie e complice la situazione precaria in cui versa la
nazione, con l’aiuto di Marc e le indicazioni Marie stessa, Jean organizza un rapimento della giovane.
Dopo una fuga d’amore viene organizzato un matrimonio improvvisato subito dopo il quale Jean e Marie si trasferiscono a Marsiglia per sfuggire dalle ire del padre di lei. Lì restano per alcuni anni in una casa prestata loro dal padre di Marc. Qui la vita procede senza intoppi se non fosse per gli aborti spontanei di Marie che minano il morale della coppia e che preoccupano entrambi.
Inizia quindi la vita da soldato di Jean che segue l’esercito in Italia.
Tornati entrambi a Parigi dopo la compagna militare italiana la famiglia Gauthier guadagna una piccola vicina di nome Ette. La
bambina accolta in casa Gauthier per sottrarla alle violenze del padre lavorerà prima come loro domestica ed infine, alla morte del
genitore, diverrà loro figlia adottiva.
Di nuovo in guerra in Egitto dove Marc, sempre al fianco del protagonista perderà un occhio e rischierà la vita e l’amicizia di
Jean tanto da duellare con lui all’ombra delle piramidi. Tra le guerre napoleoniche Jean guadagnerà il prestigio delle armi,
ma perderà a poco a poco il rapporto con la moglie che abituata alla vita rilassata di una nobildonna fatica ad accettare le lunghe attese e le preoccupazioni classiche delle mogli dei militari. Jean si avvicinerà, inizialmente per puro caso, a una giovane cameriera,
Adel, di cui diventerà un tribolato amante e che non lascerà mai del tutto negli anni a venire. Il loro rapporto sarà inizialmente solo
platonico e coinvolgerà Jean più dal punto di vista emotivo, sfruttando Adel come una paziente ascoltatrice dei propri problemi.
Continueranno le guerre che vedranno quasi sempre Jean impegnato sui campi di battaglia. Ferito e accudito da Marie in una casa di Vienna moglie e amante rischieranno di incontrarsi spesso mettendo Jean in
situazioni penose. Sempre dal suo letto di convalescenza verrà, assieme a Marc, trasferito nei Dragoni della guardia imperiale, un
corpo d’élite tra i migliori nella storia. Negli anni a seguire si rifarà vivo il padre di Marie preso prigioniero sul campo di battaglia dopo essersi schierato con le fila avverse alla Francia. Ette si innamorerà di un giovane sottoposto di Jean creando diversi
turbamenti ai genitori adottivi, ma lo perderà in guerra prima ancora di aver convolato a nozze con lui.
Quando ormai, dopo diversi aborti, sia per Jean che per Marie, sembra chiusa la possibilità di avere dei figli, Marie rimane finalmente
incinta, ma prima ancora che la gravidanza sia portata a termine Jean dovrà partire per la campagna di Russia.
L’AUTORE
Carlo Cavazzuti nasce a Mirandola, in provincia di Modena, nel 1983.
Si diploma come perito chimico industriale presso l’istituto tecnico industriale provinciale Enrico Fermi di Modena e di seguito si laurea in biologia ed ecologia marina presso l’università di Messina. Dopo essersi dedicato per diverso tempo alla fotografia come free lance consegue il diploma come direttore della fotografia e montatore presso l’Accademia Nazionale del Cinema e consegue il master di primo livello “Autore per il cinema, web e TV”. È inoltre maestro nazionale di scherma storica,
arbitro nazionale per la scherma storica e regionale per le discipline olimpiche, nonché delegato nazionale C.S.E.N. (Centro
Sportivo Educativo Nazionale) per la scherma in Emilia Romagna.
Nel 2010 scrive per il teatro, e mette in scena, l’adattamento “Operazione Hipparion” dal romanzo di Roy Lewis “Il più grande uomo
scimmia del pleistocene”, che apre la stagione del Teatro delle Passioni di Modena inserendosi in cartellone per diversi teatri per
circa un anno. Negli stessi mesi scrive assieme a Stefano Gozzi Sassoli i “Quaderni di combattimento”, un manuale tecnico per scherma storica e scenica utilizzato a tutt’oggi da diverse società schermistiche per la preparazione degli allievi.
L’anno seguente scrive, e mette in scena, l’adattamento teatrale “La bestiale storia di Viskovitz” da “Sei una bestia Viskovitz” di
Alessandro Boffa, che resta in tournée per circa otto mesi. Nel 2012 scrive, a quattro mani con Lorenzo Gilli, il cortometraggio
“Sarebbe bello poter amare veramente” in concorso presso il Nonantola Film Festival dello stesso anno. Sempre in quell’anno scrive e porta in scena la commedia “Inferi s.p.a.” che apre la stagione del Teatro Cittadella di Modena con ottime critiche e resta in scena per più di sei mesi.
Nel 2013 scrive i cortometraggi “Rabbia”, “Follia casalinga” e, a quattro mani con Christian Gozzi, il soggetto per il documentario
“Un giorno sul palco”. Sempre nel 2013, assieme ad Alex Spattini, scrive il cortometraggio “Non è più stagione” in concorso e in
selezione ufficiale presso il Nonantola Film Festival nella sua edizione annuale.
Nel 2015 pubblica, con Gilgamesh Edizioni, il saggio storico “Gladiatoria”, la prima traduzione e analisi europea di un manuale
per duellanti in lingua pregermanica della prima metà del 1400. Nel testo si comparano le diverse peculiarità del manoscritto con
analoghi coevi di altra provenienza europea. Pochi mesi dopo la pubblicazione di “Gladiatoria” scrive i due video promozionali
“Bagordo Italiano” e “Majores Milties” e infine assieme ad Amerigo Porcu scrive il cortometraggio “50 ASA” in selezione ufficiale e
premiato in diversi concorsi di genere nazionali, internazionali ed esteri, quali il concorso Storie!, Venezia Film Week, Kansas City
Film Festival, Cagliari Film Festival e Otzarc International Shortfilm Festival.
Nel 2016 scrive assieme a Marco Cavalli e Massimiliano Montaguti il cortometraggio “Jouxe des Routes” vincitore del primo premio al concorso internazionale “50” Lumiere”.
Nel 2017 assieme ad Amerigo Porco scrive il cortometraggio “Il cacciatore di terremoti” anch’esso in concorso e selezione ufficiale
presso il Nonantola Film Festival dello stesso anno.
A tutt’oggi scrive diversi articoli e reportage, nonché recensioni per diversi blog, riviste cartacee e online e fornisce consulenza
schermistica per diversi autori di narrativa, saggistica nonché drammaturghi, sceneggiatori e registi cine-televisivi.
Con il romanzo di esordio “Jean”, di prossima pubblicazione con Apollo Edizioni, si classifica al quarto posto al concorso internazionale di letteratura “La Penna Perfetta”.