Oggi invertiamo i ruoli: risponde alle domande Carla Parolisi, scrittrice esordiente, che da vari anni cura il Blog di scritto.io.
Ciao Carla, da dove vieni e cosa fai nella vita?
È particolare “passare dall’altro lato della barricata” e rispondere alle domande che abbiamo fatto a tanti scrittori qui su scritto.io, per questo ringrazio Te, Selene, per avermi fatto vivere questa nuova sensazione.
Io vivo in provincia di Caserta e attualmente oltre a gestire pagine dedicate alla Letteratura, insegno Diritto ed Economia in un Istituto Tecnico Industriale.
Come è entrata la scrittura nella tua vita e che parte occupa attualmente?
La scrittura, per me, rientra tra quelle predisposizioni innate che ognuno ha e che vengono fuori con l’educazione, nel significato etimologico di “condurre fuori”, appunto. Perciò, credo sia nata con me, perché appena ho avuto gli strumenti per farlo, ho iniziato ad assecondare pensieri e fantasia e a tradurli in scritti, senza fermarmi più.
Stili una scaletta prima di scrivere o segui l’ispirazione?
Nessuna scaletta, fino ad ora. Seguo l’ispirazione con una bella dose di fiducia, perché non so mai dove mi porterà.
Hai già pubblicato dei libri?
Dopo anni dal momento in cui l’ho scritto, sta per uscire il mio primo romanzo, “Come tele bianche”, edito da Le Mezzelane Casa Editrice.
Una citazione che rappresenti te?
“Amo ciò che di tenace ancora
sopravvive nei miei occhi,
nelle mie camere abbandonate
dove abita la luna,
e ragni di mia proprietà,
e distruzioni che mi sono care,
adoro il mio essere perduto,
la mia sostanza imperfetta”.
(Pablo Neruda)
Una citazione che rappresenti il tuo rapporto con la scrittura?
«Vivo interamente della mia immaginazione, dipendo interamente dai capricci del mio pensiero, che viene quando vuole, mentre cammino, mentre sto seduta, e queste cose si agitano nella mia mente e fanno un teatro continuo, che è la mia felicità».
(Virginia Woolf)
Ecco, direi che è proprio così.