“Per me scrivere è vivere mille altre vite, creare e distruggere percorsi che diversamente non vivrei, fare delle scelte, attraverso i personaggi delle storie, che probabilmente io non avrei mai fatto. Scrivere per me è come avere sempre qualcuno che ti aspetta a casa e a cui puoi raccontare la tua giornata, e ascoltare la sua”.
È tra le prime cose che ci ha svelato la scrittrice Nancy Citro in questa intervista tutta per Voi.
Benvenuta, Nancy! Ci racconti cosa si prova a scrivere? Quando ti sei accorta che non potevi farne a meno?
È difficile descrivere uno stato di trans… Per me scrivere è vivere mille altre vite, creare e distruggere percorsi che diversamente non vivrei, fare delle scelte, attraverso i personaggi delle storie, che probabilmente io non avrei mai fatto. Scrivere per me è come avere sempre qualcuno che ti aspetta a casa e a cui puoi raccontare la tua giornata, e ascoltare la sua.
Mi sono accorta di non poterne fare a meno dopo aver scritto il primo capitolo del primo libro.
Quando hai deciso di pubblicare e perché?
Nel 2009. Ho scritto il primo romanzo senza alcuna intenzione di pubblicare: mi era stato regalato per la laurea un portatile e ho deciso che lo avrei utilizzato per scriverci un romanzo. Provare a pubblicare è stato quasi un gioco…
Di cosa trattano i tuoi libri?
“Un gioco proibito”, il primo romanzo, è una sorta di thriller psicologico, una storia d’amore che si incastra con una strana sparizione. In sottofondo una storia di abusi e di dolori da superare.
“Posso chiudere gli occhi” racconta la storia di tre amici e di una profezia che li porterà ad allontanarsi per sette lunghi anni e a rincontrarsi per scoprire ciò che uno strano uomo aveva predetto loro. Una storia di amicizia, scelte difficili da prendere e momenti surreali che alla fine si incastrano con la realtà.
“Mi ammazzo ma posso spiegarvi tutto” è la storia di Anna una ragazza del sud che si trasferisce a Torino per diventare ciò desidera. Il romanzo inizia con lei in una vasca che vuole ammazzarsi, e che negli ultimi dieci minuti che la dividono da quella decisione definitiva racconta la sua vita: il suo passato, la sua terra, la sua famiglia; il suo presente, il legame con Alberto, la loro storia d’amore mai palesata, Torino, quella nuova vita che le avrebbe riservato un brutto scherzo.
Ti è capitato di vivere il famoso “blocco dello scrittore”?
Per fortuna ancora no. Ci sono state storie che ho iniziato e che ho abbandonato perché non le sentivo più mie come credevo quando ho iniziato a scriverle, ma non ho mai smesso di scrivere.
Oltre a scrivere, cosa fai nella vita?
Diciamo che sono un’iperattiva: insegno alla scuola elementare, insegno nella mia scuola di teatro d’improvvisazione e recito per diversi progetti teatrali.
Da lettore, quali libri preferisci?
Amo tutta la letteratura, sono una lettrice curiosa… Ma vado a periodi: ci sono momenti in cui protendo verso alcune storie e alcuni stili e momenti che invece viro altrove. Diciamo che però prediligo tutto ciò che scava nella psicologia e nell’animo umano.
Scegli una citazione che rappresenti te.
Ah, magari sapessi così bene chi sono… Ma appena lo scopro sarete i primi a saperlo.
Scegli una citazione che rappresenti il tuo rapporto con la scrittura.
Compagna di vita.