“Raccontare e scrivere sono per me essenziali come l’atto respiratorio per la vita”, ci ha rivelato lo scrittore Erik Sancin.
Scoprite qualcosa in più su di lui in questa intervista!
Parlaci brevemente della tua vita: di cosa ti occupi? Cosa sogni? Dove vivi?
Sono insegnante presso le scuole elementari con lingua d’insegnamento slovena a Trieste e vivo in Slovenia, a Isola d’Istria. Cosa sogno? Poter scrivere sempre di più e sempre meglio.
Se ripensi a quando hai cominciato a scrivere, cosa ti viene in mente?
Da quando ho imparato a leggere e scrivere, ho sempre qualche libro tra le mani, se non per passione per lavoro – da insegnante ho sempre da fare con i libri. A circa 12, 13 anni ho pensato: ma visto che ho letto tanta di quei libri, perché anche non scriverne qualcuno? Scrivere in libro che io vorrei leggere… ed ecco che a 22 anni ho pubblicato il mio primo romanzo, in madrelingua slovena.
Quanti libri hai pubblicato?
Finora 3: il romanzo a 22 anni e poi quest’anno “L’Ascensore”, prima in lingua slovena e poi, essendo bilingue, me lo son tradotto da solo pure in italiano.
Di cosa trattano i tuoi libri?
Il primo romanzo tratta tematiche giovanili, il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta. Il secondo, l’Ascensore, e’ un romanzo fantascientifico, nel quale alla pura azione ho aggiunto un (così dicono le recensioni) importante messaggio sociale ed ecologico.
Ci racconti da dove nasce la tua ispirazione?
L’ispirazione la traggo dai miei pensieri e dalle mie idee, dalle mie convinzioni, certezze e anche dubbi e dilemmi. È un film continuo, il quale, in certe occasioni, si riversa sulla carta (ovvero sul PC).
Scegli una citazione che rappresenti te.
Raccontare e scrivere sono per me essenziali come l’atto respiratorio per la vita.
Scegli una citazione che rappresenti il tuo rapporto con la scrittura.
“L’intelligenza non consiste soltanto nella conoscenza, ma anche nella capacità di applicare la conoscenza alla pratica.” (Aristotele)