Un ramo di ulivo
non riesco a trovare
tra gli alberi che parlano
della primavera.
Un canto fiabesco
mi guida nel volare
ma i venti, sibillini
non lasciano interpretarne
la morale.
Le ali le squoto
e sfido le nuvole d’argento
che d’acqua stanca
ancor son piene.
Marzo mi è nemico
e salvatore
segue i suoi tempi
ma io non cado.
-E lascio aperto il becco
nella speranza di afferrare
almeno una foglia di pace- .