Felix Fenéon ed il suo ‘Romanzi in tre righe’.
Poche informazioni esistono su questo semi-sconosciuto scrittore in cui mi sono imbattuta per caso ma che mi ha incuriosito a tal punto da leggerne il suo ‘Romanzi in tre righe’.
Fenéon durante la sua vita non scrisse neppure un saggio e quindi si conobbe la sua attività di critico solamente quattro anni dopo la sua morte, quando Jean Paulhan pubblicò il saggio intitolato Félix Fénéon ou Le Critique. Geniale quanto misterioso, venne giudicato dal Paulhan l’unico vero critico letterario ed artistico che la Francia abbia mai avuto. Infatti fu praticamente il primo critico a scoprire, analizzare ed a rivalutare le opere di Verlaine, Proust, Joyce, Jarry, Mallamè.
Nel 1906 scrisse per il quotidiano “Matin”, senza mai firmarli, 1500 romanzi, formati da tre righe ciascuno e ispirati prevalentemente a fatti di cronaca come spunti per una breve elaborazione dell’autore, di un gusto spesso cinico e ironico.
Il premio Prix Fénéon, letterario ed artistico, istituito nel 1949 dalla vedova di Fénéon, Fanny Goubaux, tende a rivalutare artisti poco noti ma meritevoli di attenzione.
Marilina Ciociola
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