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Poesia

DIVERSAMENTE DA QUI

Diversamente da qui estraggo

il tappo e butto via il fiocco, l’unica

formula che mi rimane addosso.

Alla fine del suo uso mi piacerebbe

vedere appesa la sua carcassa, tra le foto

del gruppo di noi in piedi. Noi in piedi

diversamente da qui, poggiamo le mani

in diverse orbite, più di altri misteri.

Diversamente da qui non viaggio più

neppure un chilometro, neanche un passo.

Diversamente da qui ho una gran voglia

di fuoco, di fiamma viva e vegeta. Fiamme lente

fatte con una bella legna di “Nocino”, quella

che scende dalle potature di casa mia.

Diversamente da qui mi perdo

in mezzo al traffico, buco una ruota

assaggio il vento blu sulle camicie

ti sdrai vicino la sedia. Qualche odore

assiste alla determina dell’ultimo passaggio.

Diversamente da qui non so fare

che aspettare. Vive di suo una fretta

per veristi sorridenti. Tu c’hai una colla

che diversamente da qui fonde i miei

due mondi così lontani e neanche tanto

colorati. Diversamente da qui

otterrò altro tempo, riempirò bottiglie

bio invendute. Mare e stucchi

diversamente da qui un altro me.

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