La bellezza è il portamento
elegante di un’emozione, posata d’improvviso
sui lineamenti di un volto; sui rami forti
di una quercia, e sui saggi movimenti
delle foglie.
E’ quel dettaglio
che di tutti non può diventare e
in molti occhi può oltrepassare.
E’ quella divina essenza che assapora
con i sensi il corpo coinvolto e che
muore quando si spegne
quel sentimento che ha infuocato la ragione.
Può essere un attimo di passaggio o
un attimo che si custodisce in eterno, ma che
muta o che si nasconde.
Bello può essere un balcone ornato di fiori; come bello
può essere un ventre colmo di viscere mescolato ad altra vita.
Brutto può essere il bello che dai, perché, per chi riceve il bello,
nella lista delle sue voglie non è ancora un desiderio.
Bello è l’occhio
sempre diverso, di chi cerca la bellezza
e poi la trova
e poi se ne innamora
e poi libera la lascia vibrare
per condividerla e lasciarla ancora andare.
Andare da altri occhi, non solo i suoi
che diventano ancor più belli ad ammirarli
nell’atto della condivisione. Amore.