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Che cos’è la democrazia

Recensione IL BUIO OLTRE LA SIEPE di H. LEE FELTRINELLI

Che cos’è la democrazia

La parola “democrazia” è antica. Esiste dall’origine della civiltà e ancora oggi l’umanità non ne ha ancora appreso il significato, sebbene il termine l’abbia inventato lei, più precisamente i greci.  Suppongo derivi dal fatto che tutti considerino la democrazia uno scopo fatto e finito che, una volta raggiunto, dovrebbe creare una specie di paradiso in terra, quando invece, essa è un cammino di continuo miglioramento della convivenza tra i popoli. La cosa è ancora più paradossale se guardiamo agli Stati Uniti, il luogo dove è ambientato il libro che mi accingo a recensire. Una nazione giovane, senza una storia millenaria alle spalle come quella europea, con una popolazione discendente per la quasi totalità da gente venuta oltre oceano secoli fa, che si vanta di essere il paese più democratico del mondo. Ma che in realtà di democratico ha ben poco. La vicenda di questo libro lo dimostra chiaramente. Esso è interamente narrato in prima persona da Scout, una bambina che con innocenza e allo stesso tempo con la saggezza del mondo che solo i bambini possiedono, ci racconta, oltre alle sue avventure, la vicenda giudiziaria che vede il padre avvocato coinvolto nella difesa di un uomo di colore accusato di violenza carnale. Il resoconto del processo, che ricorda molto quello dei fratelli Karamazov, fa emergere tutti i pregiudizi e i preconcetti di una piccola comunità del Sud, ma che ancora oggi sono ben visibili in tutto il mondo: l’etichettare qualcuno come mostro a prescindere, il diritto piegato da quegli stessi cattivi ideali che dovrebbe invece combattere, la giustizia asservita al più forte e al quieto vivere, che condanna chi dovrebbe proteggere e salva chi dovrebbe essere sanzionato. Il tutto in nome di una presunta superiorità e nella più totale indifferenza. Contro tutto questo un uomo solo, Atticus Finch  a battersi armato solo del suo coraggio, del suo senso di giustizia e delle sue competenze. Pur sapendo che le probabilità di successo sono scarse.  Qualcuno potrebbe dire “ma chi te lo fa fare?”  Domanda, questa, alla quale non c’è che una risposta. Una frase di una scrittrice a me molto cara : “non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie. Lo si fa per se’ stessi, per la propria dignità.” E magari, chissà, domani qualcun altro raccoglierà il tuo esempio. Questo l’insegnamento che questo libro mi ha lasciato : tra il giusto e il facile, scegliere sempre il giusto. Solo così si può fare della propria vita qualcosa di bello, dignitoso e utile per il futuro. Questo è uno di quei libri che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita, per non lasciarsi sviare dai pregiudizi. E anche divertirsi un po’ con il suo stile ironico, scanzonato e a tratti irriverente che lo rende una lettura piacevole senza perdere di vista la profondità del tema. Un classico moderno, degno dei mostri sacri della letteratura.

 

 

 

 

 

 

 

 

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