Gli appuntamenti saltano con facilità
strepitosa, le chimere si aggiungono
alla cola dell’En Canto su Caie Cuba.
Oggi il caldo è da ricordare, neanche
fosse lo sciroppo della salute eterna.
La carrettera è sempre in fermento
si può scivolare con facilità, da un reparto
all’altro, le ombre sono perennemente
occupate dalle teste inzuppate di sudore.
Eppure in quel mare ci voglio tornare
magari a bere una pignacolada sin Rum.
È il destino dei mancini, sottostare ai rituali
degli anfibi, quelli mica c’hanno le mani
libere come noi. Preferisco i cavalli
buttati sotto il sole della parata a Montecarlo
consentono il portamento di chi sa come
va a finire. Ora il caldo picchia da schivarlo
per tutta la vita. Il caldo è la medicina
estrema degli sguardi, cattura tutte
le luci morenti, e va a depositarle
invano, per chi gli da una mano.
Sergio Mascitti