Sono la confusione
e dominerò la tua vita,
renderò sarcastico ogni tuo silenzio
ed insopportabili le sue risposte,
la tua quiete diventerà noia
e il tempo ti sfuggirà di mano
restituendo improduttiva la tua giornata.
Renderò indecifrabile ogni pensiero
e giocherò ai tarocchi
con le tue carte dipinte dall’immaginazione,
spingerò a caso le parole
non ancora tue
mentre sono in bilico
sulla punta della penna
o sull’orlo di quel pensiero.
Sono la confusione.
Tu mi detesti
ma impareremo a dividerci lo stesso presente.
Giudicami come ti pare
Osservami pure a distanza
io sono sempre qui.
Sarò la tua essenza lunatica
la motivazione stupida di ogni tuo caffè
mi accuserai persino dei tuoi fallimenti
e diventerò il nemico della tua costanza
vanificando ogni tentativo di apprendere la pazienza.
Ti lascerò sul precipizio del foglio bianco
e cercherai di salvarti
dalle inondazioni improvvise dei tuoi flussi di coscienza
aggrappandoti
alle poche parole che hai.
E sarà anche mio il merito
di quella che poi chiamerai “Poesia”
E dato che ancora non lo sai
te lo dico con mezza rima d’ironia:
è fatta della stessa materia mia.